
8 marzo 2017
A tutte le donne della mia vita, quelle che mi sono state accanto, che mi hanno nutrito, stregato, aiutato e ferito.
A quelle che mi hanno reso quello che sono, a tutte quelle che mi hanno plasmato e a tutte quelle che si sono fatte plasmare.
A tutte quelle che mi hanno cresciuto e compreso. Anche quando non era facile.
A tutte quelle che mi hanno insegnato, sgridato, motivato. A quelle che mi hanno fatto capire quanto sia importante cedere alle proprie passioni.
A tutte quelle che credendoci mi hanno detto ti amo, a tutte quelle a cui l’ho detto io.
A tutte quelle che mi hanno dato un bacio anche se ora forse non lo ricordano quasi più.
A tutte quelle che non potrò mai dimenticare.
A tutte quelle che doveva essere per sempre e per sempre non è stato, ma abbiamo camminato assieme.
A tutte quelle che mi hanno donato la loro amicizia, le loro confidenze ed hanno ascoltato le mie.
A tutte quelle che si sono fidate di me.
A tutte quelle con cui ho giocato, scherzato e con cui ho provato sensazioni.
A tutte quelle che mi hanno dato tutto e per poco non lo hanno distrutto.
A tutte quelle che mi hanno regalato le gioie più grandi della mia vita.
A te.
A tutte le donne della mia vita… grazie.
A tutte le donne
Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso
sei un granello di colpa
anche agli occhi di Dio
malgrado le tue sante guerre
per l’emancipazione.
Spaccarono la tua bellezza
e rimane uno scheletro d’amore
che però grida ancora vendetta
e soltanto tu riesci
ancora a piangere,
poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,
poi ti volti e non sai ancora dire
e taci meravigliata
e allora diventi grande come la terra
e innalzi il tuo canto d’amore.
Alda Merini
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